![]() 50 domande |
Felicità
è sentirsi bene nel proprio corpo? |
«Non sapete
che siete tempio
di Dio
e che lo Spirito di Dio
abita in voi?»
(1 Cor 3,16)
Chi «sta bene nel proprio corpo» è sempre guardato con ammirazione e con una certa invidia. Il nostro corpo, infatti, a volte ci imbarazza: la comandiamo a bacchetta con disprezzo, cerchiamo di farlo tacere o di dimenticarlo perché ci infastidisce o, addirittura, sopprimiamo certe manifestazioni eccessive di femminilità o mascolinità difficili da accettare...
A volte, al contrario,
siamo alla ricerca sfrenata di tutto quello che può migliorare il
nostro aspetto e farci accettare dagli altri o, ancora, ci sforziamo di imitare
i modelli che la pubblicità e le riviste ci propongono come ideali,
come la chiave del successo.
Di fatto questi modelli
ci seducono - è per questo che sono stati ideati! - e noi cerchiamo
più o meno consapevolmente di assomigliare loro... Fatica molto spesso
inutile e che non dà la felicità.
Perché? Il mio
corpo ha un significato e, mediante la sguardo, l'atteggiamento, le parole,
i vestiti e 1 colori che indosso, esprime chi sono. Questo lo so bene. E
anche se il mio corpo non svela tutto di me, stabilisce comunque il primo
contatto con gli altri, quegli altri di cui, devo ammetterlo, temo il giudizio...
Non avrò forse paura dell'altro, perché in fondo dubito di
me stesso o non mi conosco? O perché non mi amo veramente così
come sono? Posso non amare me stesso? Allora, non è meglio nascondermi?
Ma in te c'è
una bellezza, anche se forse è celata. vale la pena di farla emergere
per svilupparla... e diventare te stesso. La felicità consiste anche
nel realizzare l'unità dell'io, l'unità di tutte le azioni
e i pensieri in relazione alla propria coscienza (personalità), e
nel poter essere veri di fronte a se stessi e di fronte agli altri.
A questo si arriva
mediante una riconciliazione profonda con se stessi e l'accettazione del
proprio corpo così com'è: unico, quanto il proprio cuore! Allora,
questo corpo riconciliato potrà liberamente dire qualcosa di me, nella
mia autenticità.
Che magnifica prospettiva poter lavorare per divenire se stessi... E Dio
può aiutarti, se glielo permetti.
Testimonianza
Per molto tempo ho rifiutato il mio corpo a causa di una cicatrice sulla spalla, dovuta ad una scottatura che avevo riportato quand'ero piccola. Man mano che crescevo, ero sempre più infastidita dallo squardo degli altri quando indossavo il costume da bagno o gli abiti estivi. Poi arrivò l'adolescenza : il mio corpo si trasformava senza che me ne accorgessi, e lo sentivo ancora di più come qualcosa di estraneo.
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