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Perchè
la famiglia?
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Ci si lamenta della famiglia, si ama la famiglia, si soffre per la famiglia... non è forse perché da essa dipendono le radici recondite della vita e della felicità? Secondo la psicologia moderna è indispensabile, per lo sviluppo del bambino, la presenza di una famiglia piena di amore.
Certo, vi è
un'età in cui è normale diventare autonomi rispetto alla famiglia:
«Per questo l'uomo abbandonerà Suo padre e sua
madre...» (Gen 2,24).
Farlo è segno di maturità. La critica continua, invece, sarà
piuttosto segno di un'adolescenza protratta o, in altre parole, di una dipendenza
accettata ancora in modo negativo.
È vero che non
possiamo concordare sempre con l'educazione che abbiamo ricevuto, che possiamo
essere insoddisfatti dei limiti della nostra famiglia e pronti, a volte,
a metterne in ridicolo i difetti. Forse abbiamo anche il timore che i nostri
compagni ci prendano in giro, che i nostri genitori non corrispondano
all'immagine che ci piacerebbe dare di loro (e di noi).
E allora? Nessuno desidera
avere genitori separati o vivere in una famiglia piena di conflitti. È
bello che all'interno della famiglia ci sia qualcosa d'importante, addirittura,
forse, un tesoro.
Se abbiamo qualche
motivo di risentimento, lasciamo che il tempo e la maturità mettano
a posto le cose. Inoltre, mediante il perdono, potremo diventare veramente
liberi nei confronti della nostra famiglia: non avremo più reazioni
aggressive e non saremo più inibiti perché troppo dipendenti.
Allora potremo più facilmente riuscire a costruire la nostra vita
personale. E forse offrire anche l'anello nuziale ad una moglie, ad un marito.
Al di là delle
diverse culture esiste una verità della famiglia, che oltrepassa le
debolezze ed i limiti degli uni o degli altri. Il «sì» del
matrimonio è la pietra miliare di una comunità di vita e di
amore. Il potere di dare la vita, proprio dell'uomo e della donna adulti,
non si limita, infatti, al concepimento, al dare alla luce; all'interno della
famiglia, il bambino potrà svilupparsi e scoprire se stesso come
personalità unica, come un insieme di qualilà che ne fanno
un individuo distinto da tutti gli altri e che costituiranno, nel corso della
sua storia individuale, una «libertà» ed un «volto»
originali. Dunque la famiglia non è un cerchio chiuso. È il
luogo della crescita e della vita. Ed è anche la base di ogni umana
società.
Testimonianza
Avevo diciannove anni quando mio padre
abbandonò mia madre per andare a vivere con un'altra donna. Ne rimasi
profondamente turbato.
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