![]() 50 domande |
Esiste una sola
persona «fatta su misura» per me? |
È insieme un sogno e un'inquietudine... La persona che ho incontrato è è fatta proprio per me? Quella che io sogno esiste davvero e, se esiste, come posso riconoscerla?
Sono domande quasi
inevitabili. Più si conosce l'altro, più si scoprono i suoi
pregi ma anche i suoi difetti. E allo stesso tempo ci si rende conto che
il legame ha caratteristiche assolute, definitive. E se mi sbagliassi? E
se non fosse lei o lui? E se la passione ci accecasse e, una volta sposati,
ci rendessimo conte di esserci ingannati?
A volte l'immaginazione tende a creare in noi un modello ideale dell'altro.
Lui o lei devono corrispondere ad esso: stessa andatura, stesso carattere
e, soprattutto, non quel difetto!... Sovente, invece di accogliere l'altro
o di imparare a conoscerlo per quello che egli è, cerchiamo di riscontrare
in lui l'ideale che ci siamo forgiati.
Per riconoscere insieme
che si è fatti l'uno per l'altro, ci vuole il tempo necessario per
conoscersi: condividere in proiondità, accettare che l'altro possa
essere diverso,... É bene anche porsi insieme alcune domande. Saremo
capaci di amarci per tutta la vita? Potremo affrontare insieme le
difficoltà della vita? Ci amiamo abbastanza per sopportare i nostri
difetti? Questa indagine porta ad una scelta che si è allora in grado
di affrontare liberamente: «si, è proprio con lui, è proprio
con lei crie voglio passare la mia vita, avere bambini, costruire una
famiglia». La scella dell'altro, che porta ad un legame totale e definitivo,
viene allora fatta nella fiducia e nella speranza.
Detto ciò, bisogna
a volte anche saper interrompere una relazione perchè si capisce che,
in fondo, non si è fatti l'uno per l'altro, che non si potranno superare
divergenze di temperamento, diversità di ambiente, di cultura o di
età, che non si riuscirà ad accettarne i limiti,... È
indispensabile, inoltre, fare questa scelta cercando di evitare motivazioni
del tipo: «Voglio sposarmi a tutti i costi e avere dei bambini...»,
«Tutto si aggiusterà una volta sposati...», «Piace
ai miei genitori...», e così via. E non lasciarsi condizionare
dalle pressioni della società e della famiglia, dalla tendenza a
idealizzare l'altro, da dipendenze fisiche e affettive che si sono create
senza che nessuno dei due se ne rendesse conto.
Questa decisione, infatti,
impegna tutta la nostra vita, quella dell'altro e quella dei bambini che
potranno arrivare. Per questo si può dire che il matrimonio è
si un punto di partenza per la vita in comune, ma è anche lo sbocco
di un cammino a due, percorrendo il quale ci si è riconosciuti fatti
l'uno per l'altro.
Testimonianza
Prima ancora di conoscerci, ognuno di noi aveva il desiderio di fondare una famiglia, di restare puro net cuore e nel corpo in attesa dell'altro. Questo non ci impediva di cercare l'anima gemella e di porci regolarmente questa domanda: sarà questo? sarà quella?
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